Madonna del Rio

Località

A destra del Santuario sale il sentiero da seguire. Superato un dislivello di circa cinquanta metri, il sentiero si allarga in una mulattiera sassosa che taglia il fianco occidentale della valle. Una breve sosta permette di visitare il Santuario e la cascata, raggiungibile in pochi minuti per il sentierino sulla sinistra del Santuario.

Curiosità

La Chiesetta della Madonna del Rio è comunemente denominata “Santuario”. Racconta una tradizione locale che alcuni montanari e pastori, timorosi per il pericolo che poteva derivare dal corso d’acqua particolarmente ingrossato, invocarono la protezione della Vergine. Essa sarebbe apparsa loro in una grotta di tufo, ritta nella persona ma in atteggiamento amorevolissimo, pronunciando parole di speranza e di consolazione.

Come segno della “improvvisa” e confortante presenza celeste, la Vergine avrebbe lasciato, nella grotta scavata “dalle acque del Rio”, l’impronta del suo piede su una pietra bianca. A consacrare quella apparizione fu eretto, nel secolo XVIII, il santuario, cui fanno da suggestivo contorno una gorgogliante cascatella e numerosi ombrosi cipressi “secolari”.

Si accede alla chiesetta tramite un ampio porticato sotto il quale, un tempo, venivano collocati gli “ex voto”: quadretti ricordo, grucce, fucili, attrezzi casalinghi e campagnoli, attestanti il fatto miracoloso che aveva visto l’intervento della Madonna. Presso il Santuario, a ridosso del quale esistono alcuni locali usati come “foresteria” e tuttora utilizzati da una famiglia che svolge la funzione di custode, si svolgevano brevi “ritiri spirituali”, per gruppi provenienti dalla Riviera e dalla bassa Vallesabbia.

Questa pia abitudine è sopravvissuta fin verso la metà del secolo scorso, allorquando le Parrocchie di provenienza dei fedeli pensarono di dirigersi verso centri più attrezzati, come Montecastello, S. Felice del Benaco, Paitone, Peschiera (Madonna del Frassino).

Per gli abitanti di Salò è tradizione trascorrere la “Pasquetta” alla Madonna del Rio. In tale occasione il piazzale antistante il Santuario, facilmente raggiungibile tramite un percorso asfaltato, si vivacizza con i “colori” dei banchi degli ambulanti, dei fedeli che fanno escursioni sulle pendici dei monti circostanti, dei gruppi che fanno merenda sull’ erba e sotto i boschetti frondosi della zona. Il Santuario fu particolarmente frequentato in occasione di calamità naturali, ma anche belliche. Molti vi sono approdati per chiedere grazia ed intercessione, come dimostravano, in tempi passati, i numerosi “ex voto” ai quali si è fatto cenno (cfr. il sito www.parrocchiadisalo.it).